I fondatori del Metodo Suzuki in Italia

Sono diverse le figure che hanno contribuito all’importazione, allo sviluppo e al radicamento del Metodo Suzuki in Italia.

Antonio Mosca e Lee Robert

Antonio Mosca nasce a Cascinette d’Ivrea (Torino) il 16 febbraio 1941. Studia fisarmonica dall’età di 8 anni, fino a quando le sue doti musicali attirano l’attenzione di Adriano Olivetti; questi, con il parere favorevole della famiglia, inizia a sostenere finanziariamente tutti gli studi del giovanissimo musicista. 

L’esperienza di Antonio passa per Roma, Siena, fino ad arrivare in Germania, a Colonia. E’ in Svizzera che avviene l’incontro con Lee. In quanto membri dell’Orchestra da Camera di Zurigo, Lee e Antonio si incontrano, si conoscono: “nessuno dei due parla la lingua dell’altro, ma l’amore evidentemente è più forte delle parole”. Decidono rapidamente di sposarsi e così accade, il 7 agosto 1966.

La storia di Lee e Antonio tocca diverse realtà di Torino e dintorni: l’Orchestra Sinfonica della RAI, la fondazione della prima scuola Suzuki a Chiaverano (in seguito spostata a Cascinette d’Ivrea e poi a Torino), la nascita dell’Orchestra Suzuki di Torino, ben presto definita “più giovane orchestra d’Europa” e ancora oggi riconosciuta come eccellenza in tutto il mondo.

Parallelamente a questa esperienza Lee e Antonio insegnano per 30 anni Viola e violoncello presso il Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino, conducendo intanto una ricerca sulla prassi esecutiva barocca, che si traduce in diversi concerti in Piemonte. 

Dopo 30 anni di insegnamento in conservatorio, 8 di orchestra, 45 in Suzuki, 30 di corsi di formazione come insegnanti della metodologia Suzuki, centinaia di concerti sia come solisti che con gruppi da camera, Lee e Antonio vanno in pensione.

“Entrambi hanno avvicinato alla musica 485 bambini, che hanno studiato con il metodo Suzuki. Tutt’ora i due maestri continuano ad insegnare la musica che ha guidato la loro vita. Un profondo legame li unisce ai figli, ai nipoti, alle nuore e alle tante famiglie che hanno creduto nel loro missione educativa”.


Qualsiasi insegnante Suzuki ha trovato e continua a trovare ispirazione nella conoscenza e nella qualità dei risultati conseguiti dai coniugi Mosca.

Gabriella Bosio

Prima arpa del Teatro San Carlo di Napoli, Gabriella Bosio ha suonato con le Orchestre RAI di Milano e Torino e l’Orchestra della Radio della Svizzera Italiana.

A lei dobbiamo il Metodo dell’Arpa Suzuki, nonché la formazione della primissima Classe di Arpa e il ripensamento dell’Orchestra di Arpe con la logica dell’orchestra d’archi (con tutte le voci divise, per intenderci).

“Anni fa, dopo che l’amico Vittorio Muò invitò alla Scuola di alto perfezionamento di Saluzzo l’arpista Judith Liber, che da buona americana faceva suonare gli arpisti tutti insieme, nacque l’idea di formare un quartetto di arpe, che poi si allargò fino a raccogliere quindici, anche sedici strumentisti; […] È un’esperienza molto stimolante, sia artisticamente sia didatticamente”

Proprio con le Orchestre Trilli e Glissé, da lei fondate, è riuscita a portare sul palcoscenico fino a 100 arpe!

Così racconta l’incontro con Antonio Mosca, il fondatore della nostra Scuola:

“Antonio ti sconvolge, ti trascina nei suoi progetti, non ti lascia scampo. Ricordo benissimo quando mi ha proposto di avvicinarmi alla loro didattica e non mi ha lasciato il tempo di pensarci: mi sono trovata coinvolta e così tutto e cominciato. Gli esordi sono stati difficili, perché, nonostante avessi alle spalle una quindicina d’anni di insegnamento in Conservatorio, lavorare con bambini di quattro anni non è stato uno scherzo”

“Il Suzuki mi ha dato tantissimo e io ho ricambiato con ciò che so fare meglio: metterci passione ed entusiasmo”.

Elena Enrico: dalla Ritmica Strumentale al Children’s Music Laboratory (CML)

Children’s Music Laboratory 

di Elena Enrico

“Per raccontare la genesi del Children’s Music Laboratory bisogna partire da molto lontano …

Nel 1972, grazie ad un intraprendente e lungimirante piccolo imprenditore di Asti che aveva un negozio di dischi e strumenti, ho potuto iniziare a mettere in pratica un interesse che coltivavo da alcuni anni: l’educazione musicale nell’età prescolare.
Attraverso la ricerca, gli studi e l’esperienza diretta ho potuto così sviluppare un percorso personale e mirato che ha avuto la sua crescita più importante dal 1984 nell’incontro con Lee Robert e Antonio Mosca, pionieri e promotori del Metodo Suzuki in Italia.

Osservando il loro lavoro con i bambini e i miei figli loro allievi ho potuto così approfondire le mie competenze specifiche, comprendere le necessità dei piccoli musicisti, delle famiglie e degli insegnanti per codificare un percorso che anticipasse l’approccio strumentale precoce e affiancasse successivamente lo sviluppo delle abilità dei bambini.

Nei primi due anni abbiamo lavorato al centro di Cascinette d’Ivrea per poi portare il metodo, già consolidato, al Suzuki Talent Center di Torino, sede ufficiale. A quel tempo le classi venivano identificate col nome di Ritmica Strumentale e negli Anni ‘90 si è iniziato a diffonderne la conoscenza attraverso corsi di formazione rivolti agli insegnanti.

Abbiamo presentato il progetto in conferenze ed incontri in molte regioni italiane e alle Convention mondiali di Dublino e del Giappone.

Successivamente alla Suzuki World Convention organizzata a Torino nel 2006, il percorso della Ritmica Strumentale ha avuto la richiesta da parte di alcuni insegnanti di poter organizzare un corso di formazione in Olanda. Si è reso perciò necessario trovare una nuova e internazionale denominazione che ne sottolineasse più ampiamente i contenuti e creare un’associazione per salvaguardare e divulgare correttamente i principi formativi ed educativi.

Nasce così nel 2007 l’Associazione Musical Garden entro la quale vi sono i miei vari progetti metodologici: Music Lullaby, dedicata ai bambini da uno a tre anni; Children’s Music Laboratory, CML (ex Ritmica Strumentale), dedicato ai bambini dai tre anni con un programma che li segue per cinque anni, In Opera, percorso successivo al CML per lo sviluppo più avanzato delle competenze; Dottor Musica per i bambini diversamente abili e il Suzuki Accordion Project.

Il CML oggi è diffuso in molti paesi europei, tradotto in sei lingue e oltre ad essere presente nelle scuole Suzuki è anche inserito nei progetti didattici di scuole dell’infanzia, scuole di musica, Conservatori. I corsi di formazione vengono tenuti ad Asti, sede dell’Associazione Musical Garden dalla sottoscritta, a Roma, Caserta e in Europa da Marco Messina e vedono ogni anno tra i quindici e i venticinque nuovi iscritti.”

(R. Lee, A, Mosca, 50 anni di musica insieme, Bolognino, 2018)

Amelia Saracco e il mandolino Suzuki

La storia del mandolino all’interno della Scuola Suzuki di Torino inizia con Amelia Saracco.

Il 18 settembre 2009 il mandolino è stato riconosciuto ufficialmente dall’E.S.A. (European Suzuki Association), dopo 16 anni di sperimentazione a Torino e Asti con piccoli allievi e con i loro genitori, che sono poi entrati attivamente nelle Mandolinistiche delle loro città. 
Da allora Amelia Saracco ha formato diversi insegnanti in Italia e all’estero, che hanno aperto la classe di mandolino nella loro scuola (come Davide Fabbri a Brisighella) e ha collaborato con scuole in tutta Italia e all’estero.

Dal 2023 si sono attivati i Corsi di Formazione Insegnanti Suzuki su scala europea ed è stato pubblicato il primo volume “La leggenda di Mondolino”, dedicato alla didattica di base per mandolino e altri strumenti.

In parallelo all’insegnamento, dal 2000 si sono svolti stage estivi a Pradleves (Cn) e Saluzzo.

I mandolinisti hanno partecipato a numerosi concerti e incontri con gli altri strumenti Suzuki, tra i quali le Convention di Torino e Cuneo, il London board meeting alla Royal Albert Hall, il Graduation di Caserta, la rappresentazione di fiabe musicate a Porto Venere e al Teatro degli Impavidi di Sarzana e sono stati invitati nel 2022 all’incontro nazionale spagnolo di chitarre a Lloret de Mar e nel 2023 a Cremona Musica.

Infine, la creazione dell’Orchestra a Pizzico Nazionale Suzuki “Gabriella Bosio” con il concerto del 24 agosto 2023 a Saluzzo, ha sancito la partecipazione attiva del mandolino nell’ensemble a pizzico “Suzuki”.